ADV

Sono sempre più le aziende del trasporto, che, in attesa dell’arrivo dei primi mezzi pesanti elettrici o a idrogeno, stanno sperimentando con successo i mezzi alimentati a gas naturale liquido (LNG) o a gas naturale compresso (CNG). Ciò, inevitabilmente, ha aumentato la domanda di gas naturale e, dunque, l’esigenza di nuovi distributori. A ritmi serrati, pertanto, proseguono i lavori per ampliare la rete distributiva. Cerchiamo di capire qual è la situazione dei distributori LNG e CNG in Italia.

La rete di distribuzione di gas naturale in Italia

In Italia la questione del gas naturale liquido sta iniziando a farsi seria. Anche per questo, a oggi, risultano aperti al pubblico ben 97 distributori LNG e addirittura 1.418 distributori di CNG. Numeri importanti, specialmente se paragonati con quelli del resto d’Europa. Per quanto riguarda LNG, per esempio, le uniche nazioni che sembrano aver investito in questo settore sono la Spagna, con 67 impianti, la Germania con 59 distributori e la Francia con 49 stazioni di rifornimento. Il divario diventa ancora più grande se si prende in esame i distributori CNG. Mentre l’Italia ha già ampiamente superato il migliaio di distributori, l’unica nazione che si avvicina, seppur da lontano, è la Germania che attualmente conta 812 distributori. A seguire, ma molto più distante, la Svezia con appena 204 impianti. Spagna e Francia, invece, a malapena superano i cento impianti di distribuzione.

I distributori di LNG e CNG italiani

Restando sull’Italia, comunque, è interessante osservare la distribuzione degli impianti fra le differenti regioni. Secondo i dati di Federmetano, infatti, attualmente la rete distributiva di LNG trova collocazione principalmente al nord. È il Veneto, con il 18,07% dei distributori a guidare la classifica, mentre l’Emilia-Romagna segue con il 14,46% e Lombardia e Piemonte si trovano a pari merito con il 13,25% del totale. Alcune regioni, poi, non hanno affatto una rete distributiva: sono la Basilicata, la Calabria, la Liguria, il Molise la Sardegna, la Sicilia e la Valle d’Aosta. Leggermente meglio la Puglia, con 1,2% dei distributori, il Trentino-Alto Adige, con il 2,41% e la Campania, che arriva al 3,61%.

Il bio-LNG in Italia

Un tema a parte, poi, è quello del bio-LNG. Attualmente, sempre secondo i dati di Federmetano, i distributori di gas biologico sono distribuiti in cinque regioni. Circa il 33,3% dei distributori è dislocato in Emilia-Romagna. Abruzzo, Lazio, Lombardia e Marche, invece, si distribuiscono pari merito il 16,67% dei distributori.

Quale che sia la rete di distributori, ormai, è chiaro l’interesse per questa tecnologia. Non a caso, case costruttrici come IVECO da tempo stanno promuovendo i propri mezzi alimentati a LNG o CNG. E i progetti di nuovi distributori continuano ad arrivare. Sempre Federmetano, parla di circa 36 nuovi impianti. La maggior parte di questi dovrebbero trovare collocazione Lombardia, seguita da Emilia-Romagna e poi da Campania e Calabria. Se state progettando di acquistare un mezzo pesante, forse, varrà la pena valutare questo tipo di alimentazione.

ADV

Non ti chiediamo niente in cambio e facciamo con scrupolo il nostro lavoro

Ogni giorno, migliaia di lettori visitano Corriere del Trasporto per leggere le notizie più importanti sul mondo del trasporto e della logistica. Ci impegniamo a fondo per fornire un servizio serio, puntuale e preciso. Per questo articolo, in particolare, abbiamo attinto informazioni da questo sito.
La fotografia, invece, è stata prelevata - senza volontà di infrangere alcun copyright - da questo sito.
Qualora avessimo commesso un errore, ti invitiamo a scrivere a redazione@corrieretrasporto.it. Verificheremo il caso e, se necessario, provvederemo alla modifica.

Il Direttore.