Il traffico intermodale dall’Italia verso l’Europa attraverso la Svizzera continua a crescere. È stato l’amministratore delegato del Gruppo FS Italiane, Luigi Ferraris, a spiegare nel corso del convegno “Logistica integrata tra Svizzera e Italia: il futuro è già oggi”, che si è tenuto mercoledì 4 maggio presso la House of Switzerland – Casa degli artisti a Milano, quale sia lo stato dell’arte della direttrice verso il continente.
La situazione del trasporto intermodale
«La buona performance del traffico intermodale via Svizzera è testimoniata dal dato complessivo delle Unità di Trasporto Intermodale che hanno superato le 800.000 UTI, in questo quadro si innesta il consolidato rapporto tra il Polo Mercitalia con gli operatori svizzeri e la sua crescente presenza nel mercato europeo – ha detto Ferraris – Mercitalia dispone di una rilevante flotta di locomotori e carri merci, mentre l’operatore svizzero Hupac rappresenta un prestigioso partner nel trasporto intermodale in Europa. La loro storica collaborazione ha permesso nel tempo di condividere strategie di crescita, sviluppo di asset e partecipazioni societarie».
Resta quindi di attualità la questione intermodale, che rappresenta una soluzione economicamente competitiva ma anche sostenibile dal punto di vista ambientale: «Per questo, alla luce del nuovo Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza il nuovo piano industriale del Gruppo FS prevede obiettivi ambiziosi nel campo della logistica e nel miglioramento del traffico merci verso l’Europa – ha proseguito – Puntiamo a sviluppare maggiori collegamenti con il porto di Rotterdam, con cui già oggi svolgiamo numerosi servizi di trazione ogni settimana. E a incrementare sia i volumi di merce trasportata sia il numero dei treni, sui corridoi transalpini e su quelli est-ovest».
La questione delle infrastrutture, a tal proposito, è fondamentale: «Un altro capitolo importante è la realizzazione di nuovi terminal ferroviari intermodali merci tecnologicamente avanzati e a bassissimo impatto sull’ambiente – spiega Ferraris – Sono in fase di realizzazione i nuovi terminal Milano “Smistamento” (che sarà completato per fasi tra il 2025 e il 2026), Brescia (entro il 2026) e Piacenza (entro il 2024) e altri Terminal Ferroviari sono in fase di studio». Non solo per quanto riguarda le infrastrutture ferroviarie, ma anche quelle legate al trasporto marittimo: «È decisivo il ruolo del porto di Genova, che si trova lungo la principale rotta commerciale dall’Estremo Oriente all’Europa – ha concluso l’amministratore delegato del Gruppo FS Italiane – Uno dei progetti più importanti del Corridoio Reno-Alpi è il Terzo Valico dei Giovi che, integrato con il Nodo di Genova, renderà il porto di Genova l’hub d’accesso ai Paesi europei e anche alla Svizzera, per le merci provenienti da tutto il mondo».