Presto, le navi del Gruppo Grimaldi saranno in grado di pulire i mari in cui navigheranno dalle microplastiche. È l’annuncio che il Gruppo partenopeo ha fatto proprio in queste ore, annunciando l’installazione di nuovo tipo di impianto scrubber – i dispositivi deputati alla depurazione dei gas di scarico – in grado di filtrare proprio le microparticelle di plastica.
I nuovi sistemi di depurazione di Grimaldi, contro le microplastiche
Gli scrubber già installati a bordo delle imbarcazioni del Gruppo Grimaldi, infatti, al fine di depurare i gas di scarico già oggi prelevano enormi quantità di acqua dal mare. Il sistema messo a punto dal Gruppo partenopeo, e prodotto per prima dalla Wärtsilä, leader mondiale nella produzione di tecnologie per il settore marittimo, consente di filtrare le microplastiche in sospensione nell’acqua, evitando così che vengano rilasciate in acqua, mangiate dai pesci e, quindi, che entrino nella catena alimentare. Il sistema consente di filtrare circa 450 metri cubi d’acqua all’ora. Secondo i primi test, eseguiti coi sistemi installati a bordo delle navi che viaggiano lungo la rotta Civitavecchia e Barcellona, è stato possibile prelevare circa 64.680 microparticelle in un solo viaggio.
«Ridurre l’inquinamento da microplastiche negli oceani del nostro mondo è una sfida importante e siamo lieti di fornire una soluzione per l’industria marittima – ha commentato Emanuele Grimaldi, Amministratore delegato del Gruppo Grimaldi – L’idea di questa tecnologia innovativa è nata prendendo atto che gli scrubber di tipo open loop possono prelevare acqua di mare per la depurazione dei gas di scarico e contemporaneamente raccogliere la microplastica presente negli oceani durante il loro normale funzionamento».
Il sistema, però, non sarò solamente sostenibile, ma consentirà di finanziare anche altre attività benefiche. I derivati provenienti dalle concessioni delle licenze d’uso del brevetto del nuovo sistema, infatti, saranno devoluti a enti benefici.