Infrastrutture ferroviarie per il rilancio del sud Italia. Questa è la proposta di Rete Ferroviaria Italiana (RFI) e del Gruppo FS, confermato anche nel Piano Industriale 2022-2031 del Gruppo, che è stato riproposto da Vera Fiorani, amministratrice delegata di RFI stessa nel corso del convegno La Ripartenza-Liberi di pensare tenutosi a Bari.
L’impegno per le infrastrutture del sud Italia
«Le infrastrutture ferroviarie giocano un ruolo fondamentale per lo sviluppo del sud Italia, per ridurre il gap con il nord del Paese assicurando migliore qualità del trasporto e maggiore accessibilità al servizio. Il nostro impegno nel mezzogiorno è testimoniato dagli 11 miliardi di euro del PNRR e dagli investimenti destinati a progetti per il Sud che il Gruppo FS prevede nel Piano Industriale 2022-2031, di cui ben 48,3 in infrastrutture ferroviarie attraverso RFI – ha detto Fiorani – Stiamo andando avanti con tutte le opere finanziate dal PNRR nel rispetto dei tempi previsti. Abbiamo completato tutti i progetti di fattibilità tecnico-economica e abbiamo cantieri aperti sulla Napoli-Bari, dove alla fine di questo mese tutti i cantieri saranno operativi, sulla Palermo-Catania ed entro questo mese consegneremo le prestazioni all’appaltatore per la Termoli-Ripalta, passo decisivo verso il raddoppio di tutta la linea ferroviaria adriatica. Nel 2022 abbiamo già aggiudicato appalti per oltre 4,7 miliardi di euro e prevediamo di lanciare 19 miliardi di gare, di cui 14,3 per opere in PNRR. Inoltre, 700 milioni del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza saranno destinati a 54 stazioni del Sud di rilevanza strategica».