Le conseguenze della guerra scatenata dalla Russia in Ucraina sono elevatissime, specialmente dal punto di vista umanitario. Anche il trasporto, e in particolare il trasporto aereo, sta tuttavia sperimentando una situazione difficile, che rischia di avere conseguenze pesantissime per le compagnie aeree.
Cosa sta accadendo col blocco del traffico aereo
Solo negli ultimi due giorni, uno dopo l’altro, i paesi europei hanno ridotto sempre più gli spazi di manovra dei velivoli civili russi, che trasportino persone o merci. Così, paese dopo paese, la Germania, il Regno Unito, le Repubbliche baltiche e infine anche l’Italia hanno vietato agli aerei che battono la bandiera della Federazione russa l’ingresso nel proprio spazio aereo. Le conseguenze, tuttavia, non sono solamente su questi velivoli. La Russia, in risposta alle sanzioni inflitte dall’Europa, a sua volta sta chiudendo il proprio spazio aereo ai voli europei.
Che cosa succederà di fronte a questa situazione? È difficile fare una previsione. Tuttavia, l’aumento dei costi energetici, unito alle maggiori difficoltà di trasporto, che comporteranno rotte più lunghe, lasciano presagire un importante aumento dei costi di trasporto. Non solo dai paesi europei verso la Russia, ma anche nei trasporti tra gli stessi paesi dell’UE e verso altre destinazioni. Quanto alle flotte russe, è evidente il rischio di un completo blocco. Fra i pacchetti di misure penalizzanti, infatti, vi è stato nei giorni scorsi anche il blocco delle forniture di ricambi per gli aerei della flotta civile. Un problema di non poco conto, visto che questa conta almeno un migliaio di aerei fabbricati da Airbus e Boeing. Senza questi, i velivoli, che per volare devono necessariamente effettuare una manutenzione programmata, rischiano seriamente di rimanere fermi negli hangar.